Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture 1401-2000 cc
|
28596.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture fino a 1400 cc
|
37789.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture 1401-2000 cc (%)
|
38.71
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture fino a 1400 cc (%)
|
51.16
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture a gasolio
|
22595.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture a metano
|
337.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture a gpl
|
883.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture Euro 3 (%)
|
24.92
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture Euro 2 (%)
|
23.81
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture Euro 1 (%)
|
6.11
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture Euro 0 (%)
|
7.63
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture Euro 4
|
27702.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture Euro 3
|
18406.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture Euro 2
|
17586.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture Euro 1
|
4513.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture Euro 0
|
5638.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture circolanti
|
73866.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
LDV (Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t.) Euro 0 (%)
|
10.99
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Motocicli/1000 ab
|
112.31
|
motocicli/1000 ab
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture > 2000 cc (%)
|
10.11
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture a gasolio (%)
|
30.59
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture Euro 4 (%)
|
37.50
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture/1000 ab
|
609.05
|
autovetture/1000 ab
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture a benzina (%)
|
67.74
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture a gpl (%)
|
1.20
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Autovetture a metano (%)
|
0.46
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero di autovetture a benzina
|
50039.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
Numero LDV (Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t.) Euro 0
|
673.00
|
n°
|
2008
|
ACI - Autoritratto
|
Monza
|
Parco veicolare
|
LDV (Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t.) Euro 5 (%)
|
0.77
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
LDV (Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t.) Euro 4 (%)
|
18.83
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
LDV (Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t.) Euro 3 (%)
|
36.13
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
Parco veicolare
|
LDV (Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t.) Euro 2 (%)
|
23.90
|
%
|
2008
|
Elaborazioni ISPRA su dati ACI
|
Monza
|
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Nonostante i successi ottenuti nella riduzione di alcuni inquinanti, la qualità dell’aria rappresenta ancora uno dei problemi principali delle città .
Molte sostanze inquinanti dell’atmosfera possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine antropica: un eccessivo superamento dei livelli naturali è dannoso. Certamente gli effetti nocivi sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera ed al loro tempo di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità per m3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente). Gli inquinanti atmosferici principali sono biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), particolato inalabile (PM10), benzene (C6H6).
La produzione energetica è strettamente associata con la qualità dell’aria in quanto le emissioni dei grandi impianti termoelettrici ed industriali avvengono attraverso alti camini che ne facilitano la diluizione e diffusione anche a grandi distanze. Le modalità di produzione e consumo dell’energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano dunque un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane.
|
Stima top down - emissioni PM10 primario da industria (t)
|
30.02
|
t
|
2000
|
ISPRA
|
Monza
|
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Nonostante i successi ottenuti nella riduzione di alcuni inquinanti, la qualità dell’aria rappresenta ancora uno dei problemi principali delle città .
Molte sostanze inquinanti dell’atmosfera possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine antropica: un eccessivo superamento dei livelli naturali è dannoso. Certamente gli effetti nocivi sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera ed al loro tempo di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità per m3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente). Gli inquinanti atmosferici principali sono biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), particolato inalabile (PM10), benzene (C6H6).
La produzione energetica è strettamente associata con la qualità dell’aria in quanto le emissioni dei grandi impianti termoelettrici ed industriali avvengono attraverso alti camini che ne facilitano la diluizione e diffusione anche a grandi distanze. Le modalità di produzione e consumo dell’energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano dunque un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane.
|
Stima top down - emissioni PM10 primario da riscaldamento (t)
|
26.87
|
t
|
2000
|
ISPRA
|
Monza
|
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Nonostante i successi ottenuti nella riduzione di alcuni inquinanti, la qualità dell’aria rappresenta ancora uno dei problemi principali delle città .
Molte sostanze inquinanti dell’atmosfera possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine antropica: un eccessivo superamento dei livelli naturali è dannoso. Certamente gli effetti nocivi sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera ed al loro tempo di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità per m3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente). Gli inquinanti atmosferici principali sono biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), particolato inalabile (PM10), benzene (C6H6).
La produzione energetica è strettamente associata con la qualità dell’aria in quanto le emissioni dei grandi impianti termoelettrici ed industriali avvengono attraverso alti camini che ne facilitano la diluizione e diffusione anche a grandi distanze. Le modalità di produzione e consumo dell’energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano dunque un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane.
|
Stima top down - emissioni PM10 primario da trasporto su strada (t)
|
95.17
|
t
|
2000
|
ISPRA
|
Monza
|
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Nonostante i successi ottenuti nella riduzione di alcuni inquinanti, la qualità dell’aria rappresenta ancora uno dei problemi principali delle città .
Molte sostanze inquinanti dell’atmosfera possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine antropica: un eccessivo superamento dei livelli naturali è dannoso. Certamente gli effetti nocivi sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera ed al loro tempo di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità per m3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente). Gli inquinanti atmosferici principali sono biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), particolato inalabile (PM10), benzene (C6H6).
La produzione energetica è strettamente associata con la qualità dell’aria in quanto le emissioni dei grandi impianti termoelettrici ed industriali avvengono attraverso alti camini che ne facilitano la diluizione e diffusione anche a grandi distanze. Le modalità di produzione e consumo dell’energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano dunque un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane.
|
Stima top down - emissioni PM10 primario da altri trasporti (t)
|
9.38
|
t
|
2000
|
ISPRA
|
Monza
|
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Nonostante i successi ottenuti nella riduzione di alcuni inquinanti, la qualità dell’aria rappresenta ancora uno dei problemi principali delle città .
Molte sostanze inquinanti dell’atmosfera possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine antropica: un eccessivo superamento dei livelli naturali è dannoso. Certamente gli effetti nocivi sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera ed al loro tempo di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità per m3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente). Gli inquinanti atmosferici principali sono biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), particolato inalabile (PM10), benzene (C6H6).
La produzione energetica è strettamente associata con la qualità dell’aria in quanto le emissioni dei grandi impianti termoelettrici ed industriali avvengono attraverso alti camini che ne facilitano la diluizione e diffusione anche a grandi distanze. Le modalità di produzione e consumo dell’energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano dunque un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane.
|
Stima top down - emissioni PM10 primario da altro (t)
|
1.00
|
t
|
2000
|
ISPRA
|
Monza
|
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Nonostante i successi ottenuti nella riduzione di alcuni inquinanti, la qualità dell’aria rappresenta ancora uno dei problemi principali delle città .
Molte sostanze inquinanti dell’atmosfera possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine antropica: un eccessivo superamento dei livelli naturali è dannoso. Certamente gli effetti nocivi sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera ed al loro tempo di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità per m3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente). Gli inquinanti atmosferici principali sono biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), particolato inalabile (PM10), benzene (C6H6).
La produzione energetica è strettamente associata con la qualità dell’aria in quanto le emissioni dei grandi impianti termoelettrici ed industriali avvengono attraverso alti camini che ne facilitano la diluizione e diffusione anche a grandi distanze. Le modalità di produzione e consumo dell’energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano dunque un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane.
|
Stima top down - emissioni PM10 primario da agricoltura e foreste (t)
|
2.56
|
t
|
2000
|
ISPRA
|
Monza
|
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Nonostante i successi ottenuti nella riduzione di alcuni inquinanti, la qualità dell’aria rappresenta ancora uno dei problemi principali delle città .
Molte sostanze inquinanti dell’atmosfera possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine antropica: un eccessivo superamento dei livelli naturali è dannoso. Certamente gli effetti nocivi sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera ed al loro tempo di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità per m3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente). Gli inquinanti atmosferici principali sono biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), particolato inalabile (PM10), benzene (C6H6).
La produzione energetica è strettamente associata con la qualità dell’aria in quanto le emissioni dei grandi impianti termoelettrici ed industriali avvengono attraverso alti camini che ne facilitano la diluizione e diffusione anche a grandi distanze. Le modalità di produzione e consumo dell’energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano dunque un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane.
|
Stima top down - emissioni NOx da industria (t)
|
74.81
|
t
|
2000
|
ISPRA
|
Monza
|
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Nonostante i successi ottenuti nella riduzione di alcuni inquinanti, la qualità dell’aria rappresenta ancora uno dei problemi principali delle città .
Molte sostanze inquinanti dell’atmosfera possono essere già presenti in natura a basse concentrazioni con origine da processi naturali, altre possono essere di sola origine antropica: un eccessivo superamento dei livelli naturali è dannoso. Certamente gli effetti nocivi sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera ed al loro tempo di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende dalla concentrazione (quantità per m3) e dall’esposizione (tempo di permanenza nell’ambiente). Gli inquinanti atmosferici principali sono biossido di azoto (NO2), monossido di carbonio (CO), ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), particolato inalabile (PM10), benzene (C6H6).
La produzione energetica è strettamente associata con la qualità dell’aria in quanto le emissioni dei grandi impianti termoelettrici ed industriali avvengono attraverso alti camini che ne facilitano la diluizione e diffusione anche a grandi distanze. Le modalità di produzione e consumo dell’energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera, rappresentano dunque un elemento determinante della qualità ambientale delle aree urbane.
|
Stima top down - emissioni NOx da riscaldamento (t)
|
259.16
|
t
|
2000
|
ISPRA
|